Ormai ci siamo: la curva epidemica dell’ INFLUENZA è iniziata a salire. Nella settimana tra l’ 11 e il 17 gennaio 2016, il livello di incidenza in Italia è stata di 2.54 casi/1000 pazienti con un numero complessivo di casi infetti, dall’inizio della sorveglianza, pari a 1.088.000 di cittadini (dati dell’Istituto Superiore di Sanità – InfluNet). Ma cosa bisogna conoscere dell’influenza e cosa bisogna fare? Ce lo dicono i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) di Atlanta, USA.
I SINTOMI DELL’INFLUENZA
L’influenza è una malattia respiratoria contagiosa causata da virus influenzali. Può determinare una malattia di gravità lieve, moderata o severa e a volte può essere così grave da causare la morte del paziente (soprattutto se anziano e/o immunodepresso).L’influenza generalmente esordisce in modo improvviso e i sintomi principali sono:
- Febbre o sensazione di febbre / brividi
- Tosse
- Gola infiammata
- Naso chiuso o rinorrea (naso che cola)
- Dolori muscolari
- Mal di testa
- Affaticamento
- Alcune persone possono avere vomito e diarrea, anche se questo è più comune nei bambini rispetto agli adulti.
E’ importante ricordare che non tutti i soggetti con l’influenza svilupperanno la febbre.
LE COMPLICAZIONI DELL’INFLUENZA
La maggior parte delle persone affette da influenza si riprenderà in un lasso di tempo di 5-14 giorni, ma alcune potranno sviluppare complicanze (come la polmonite) che potranno essere rischiose per la vita. L’influenza si può complicare con quadri diversi come la polmonite, la bronchite, la sinusite, l’otite. Inoltre, l’influenza può aggravare alcune affezioni croniche di cui è affetto il paziente. Le persone con asma, ad esempio, possono presentare attacchi acuti di asma durante l’influenza, e le persone con insufficienza cardiaca congestizia cronica possono presentare un peggioramento di questa condizione.
I SOGGETTI AD ALTO RISCHIO PER COMPLICAZIONI
Chiunque può sviluppare l’influenza (anche le persone sane), ma alcune persone più fragili risultano a maggior rischio di sviluppare gravi complicanze durante l’influenza. I soggetti a maggior rischio sono i soggetti di età >65 anni, persone con condizioni croniche (come l’asma, il diabete, le malattie cardiache, dialisi), donne incinte, bambini. Tra il 1976 e il 2006, le stime di morti per l’influenza negli Stati Uniti variano da un minimo 3.000 a un massimo di circa 49.000 persone. Durante le stagioni influenzali recenti, tra l’80% e il 90% delle morti per influenza si sono verificate in soggetti di età >65 anni.
ECCO I 10 CONSIGLI DEI CDC SU COME SI TRATTA L’INFLUENZA E SU CHI DEVE ESSERE TRATTATO CON FARMACI ANTI-VIRALI
L’influenza può essere trattata: esistono farmaci antivirali che possono essere utilizzati una volta comparsi i sintomi influenzali. Le due regole fonadamentali per un corretto utilizzo sono le seguenti:
- Dovrebbero essere trattati solo i pazienti ad alto rischio
- Iniziare il trattamento il più presto possibile (<48 ore dall’inizio dei sintomi)
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- FARMACI PER LA TERAPIA E LA PROFILASSI DELL’INFLUENZA
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#1. Chi dovrebbe ricevere i farmaci antivirali per l’influenza?
La maggior parte delle persone che sviluppano l’influenza, altrimenti sane, non ha bisogno di essere trattata con farmaci antivirali. E’ molto importante che i farmaci antivirali siano usati solo per il trattamento dei pazienti a maggior rischio di complicanze, in base alla loro età o a condizioni mediche di base. I soggetti a maggior rischio sono:
- bambini di età inferiore ai 2 anni;
- adulti di età > 65 anni e gli anziani;
- persone con una o più delle seguenti condizioni morbose:
- broncopneumopatia cronica (inclusa l’asma),
- malattia cardiovascolare (ad eccezione solo dell’ipertensione),
- malattia renale,
- malattia epatica,
- malattia ematologica (compresa l’anemia falciforme),
- malattie metaboliche (come il diabete mellito),
- condizioni neurologiche e del neuro-sviluppo (tra cui i disturbi del cervello, della colonna vertebrale, nervi periferici e dei muscoli, come la paralisi cerebrale, l’epilessia, l’ictus, ritardo mentale, grave ritardo dello sviluppo, la distrofia muscolare, o lesioni del midollo spinale);
- persone con immunosoppressione, compresa quelle causate da farmaci o da HIV;
- gravidanza o puerpera entro 2 settimane dal parto;
- soggetti di età <19 anni in terapia cronica con aspirina;
- obesità (BMI> 39);
- residenti in case di riposo e altre strutture di assistenza croniche.
#2. Quali sono farmaci antivirali?
I farmaci antivirali sono medicinali (in diverse formulazioni: pillole, liquidi, polvere inalatoria, soluzione endovenosa) che combattono il virus dell’influenza. I farmaci antivirali non sono prodotti “da banco” e richiedono una prescrizione medica. I farmaci antivirali sono diversi dagli antibiotici, cioè medicinali che combattono le infezioni batteriche e possono essere impiegati nel trattare le complicanze dell’influenza (es. polmonite/otite batterica).
#3. Cosa devo fare se penso di avere l’influenza?
Se si contrae l’influenza, i farmaci antivirali rappresentano un’opzione terapeutica. Cerca di verificare precocemente, con il tuo medico, se si dispone di una condizione ad alto rischio per complicanze influenzali. In questo caso, il tuo medico potrà prescriverti un medicinale antivirale.
#4. Quali sono i vantaggi dei farmaci antivirali?
I farmaci antivirali possono ridurre i sintomi e il tempo di malattia di 1 o 2 giorni. Inoltre, possono prevenire le gravi complicanze influenzali, come la polmonite, l’otite, la bronchite. Per le persone ad alto rischio di complicanze, il trattamento con un farmaco antivirale può significare la differenza tra il contrarre una forma influenzale lieve e una grave (che potrebbe comportare il ricovero in ospedale o il decesso).
#5. Quali sono i possibili effetti collaterali dei farmaci antivirali?
Raramente i farmaci anti-influenzali si associano a effetti collaterali. I principali sono: nausea, vomito, vertigini, naso chiuso o rinorrea, tosse, diarrea, mal di testa e, raramente, disturbi comportamentali.
#6. Quando dovrebbero essere assunti i farmaci antivirali?
Questi farmaci antivirali funzionano meglio quando vengono assunti/somministrati entro 2 giorni dall’inizio dei sintomi dell’influenza. Tuttavia, può essere comunque utile somministrare questi farmaci anche se sono state superate le 48 ore, soprattutto se il paziente presenta una o più condizione ad alto rischio.
#7. Quali sono i farmaci antivirali raccomandati per questa stagione influenzale?
I CDC raccomandano tre farmaci antivirali per questa stagione influenzale. I marchi sono Tamiflu® (principio: oseltamivir), Relenza® (zanamivir), e Rapivab® (peramivir). Tamiflu® è disponibile come una pillola o fluido e Relenza® è una polvere che viene inalata (Relenza® non è indicato per le persone con problemi respiratori come l’asma o la BPCO). Rapivab® viene somministrato per via endovenosa (es. paziente ricoverato).
#8. Quanto deve durare la terapia?
La durata prevista del trattamento con Tamiflu® e Relenza® è di 5 giorni, ma le persone ricoverate per influenza potrebbe ricevere un trattamento più lungo. Rapivab® viene somministrato per via endovenosa per 15-30 minuti.
#9. I bambini possono prendere i farmaci antivirali?
Sì, i bambini possono assumere due dei farmaci antivirali: oseltamivir e zanamivir. Oseltamivir (Tamiflu ®) è raccomandato per la terapia dell’influenza nei soggetti di età >2 settimane, e per la prevenzione dell’influenza nei soggetti di età >3 mesi. Zanamivir (Relenza ®) è raccomandato per il trattamento dell’influenza nei soggetti di età >7 anni, e per la prevenzione dell’influenza nelle persone di età >5 anni . Peramivir (Rapivab®) è raccomandato, invece, solo in adulti di età >18 anni.
#10. Le donne in gravidanza possono assumere farmaci antivirali?
Sì, il farmaco di scelta per le donne in gravidanza è oseltamivir orale (perché ha il maggior numero di studi che ne dimostrano la sicurezza).
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Tabella sui Farmaci antivirali raccomandati per il trattamento e la profilassi contro l’influenza.

Tabella sui dosaggi e la durata della terapia dei farmaci antivirali raccomandati per il trattamento e la profilassi contro l’influenza.

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