Sei stato appena operato o un tuo parente ha subito un intervento chirurgico? E’ andato tutto bene e non è comparsa la febbre? Chiedi al tuo chirurgo di sospendere la profilassi antibiotica!
Dopo anni in cui ho cercato di convincere i colleghi chirurghi a sospendere la profilassi antibiotica dopo l’intervento, ho deciso di cambiare strategia: informare i pazienti su quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi di una terapia antibiotica non necessaria.
Ma facciamo un passo indietro: che cos’è la profilassi antibiotica e che ruolo ha in chirurgia?
La profilassi antibiotica è la somministrazione di un antibiotico in assenza di infezione e in chirurgia la profilassi ha lo scopo di prevenire la contaminazione batterica del sito chirurgico (sia in superficie, sia in profondità). Tutte le linee guida internazionali (e anche quelle italiane) raccomandano di somministrare la profilassi solo negli interventi in cui il rischio di contaminazione batterica è maggiore (sporchi o contaminati) e per un PERIODO MASSIMO DI 24 ORE! Non vi sono evidenze scientifiche che dimostrino che prolungare la profilassi oltre questo periodo di tempo riduca il rischio di infezione del sito chirurgico.
Viceversa, il protrarre una terapia antibiotica inutile aumenta il rischio di:
- infezioni da microrganismi multiresistenti (più difficili da trattare e correlati a tassi di mortalità maggiori)
- infezioni da C. difficile (l’infezione ospedaliera più comune ed estremamente severa nei pazienti anziani)
- eventi tossici da farmaci (reazioni allegro-tossiche, tossicità midollari, ecc.)
Erroneamente, il chirurgo crede che prolungare la “copertura” antibiotica possa proteggere il suo paziente da infezioni che possono svilupparsi dopo l’intervento chirurgico (le cosiddette infezioni “post-operatorie”) e protegga sè stesso da possibili ripercussioni medico-legali in caso di complicanze infettive.
Ma spesso ignora che tutti gli studi che hanno dimostrato l’efficacia della profilassi antibiotica erano indirizzati esclusivamente a prevenire le infezioni peri-operatorie (ed in particolare le infezioni del sito chirurgico), non le infezioni che avvengono nel decorso post-operatorio e le infezioni nosocomiali che si sviluppano lontano dal sito chirurgico.
E ignora che protrarre la profilassi antibiotica lo pone a maggior rischio di conseguenze legali perché sta operando al di fuori delle lineeguida. Somministrando inutilmente un antibiotico per molti giorni, inoltre, si ottiene un effetto disastroso: i batteri “buoni”, saprofiti, che albergano nel tratto intestinale del paziente vengono distrutti lasciando la mucosa impoverita e colonizzata da batteri più resistenti agli antibiotici, e più pericolosi nel caso di infezioni post-operatorie.
Pertanto, le regole di base per la profilassi antibiotica in chirurgia sono:
- Non somministrare nessun antibiotico nel caso di interventi chirurgici “puliti”, cioè interventi in zone del corpo dove non sono presenti batteri (sarà sufficiente la disinfezione della cute per rimuovere gli stafilococchi presenti al momento dell’incisione).
- Somministrare una singola dose di antibiotico 30-60 minuti prima dell’incisione della cute per gli interventi “sporchi” o “contaminati” (es. l’intestino).
- Somministrare una singola dose di antibiotico 30-60 minuti prima dell’incisione della cute per gli interventi puliti che prevedono un impianto protesico (es. artroprotesi).
- Utilizzare antibiotici a spettro molto ristretto: cefazolina (anti-stafilococcica) per interventi puliti/protesici o contaminati; cefoxitina (anti-gram negativi e anaerobi) per interventi sul colon.
- Ripetere una seconda dose di antibiotico intra-operatoria se l’intervento dura più di 3 ore (il calcolo delle 3 ore deve partire in realtà dal momento in cui è stata somministrata la prima dose di antibiotico).
- Nei pazienti con numerose co-patologie e con codice ASA>3, la profilassi antibiotica può essere protratta fino ad un massimo di 24 ore.
Queste considerazioni valgono anche per interventi chirurgici di minore entità, spesso eseguiti in ambiente ambulatoriale, dove la profilassi antibiotica è prescritta dal chirurgo prima o dopo l’intervento.
E nel caso di interventi odontoiatrici? Le linee guida della American Heart Association prevedono la somministrazione della profilassi antibiotica solo nei pazienti ad ALTO RISCHIO DI ENDOCARDITE (valvola protesica, riparazione valvolare con materiale protesico, precedente storia di endocardite, anomalie cardiache congenite). In queste circostanze viene raccomandata UNA SOLA DOSE di antibiotico (in genere amoxicillina/acido clavulanico) da assumere per via orale 1 ora prima dell’estrazione dentaria e nessuna dose successiva. Tali raccomandazioni valgono anche le le donne incinte e per i bambini a rischio di endocardite. Infine: non è raccomandata una profilassi prima di un’estrazione dentaria nei pazienti con protesi articolare o protesi mammaria. In generale, tutti gli interventi dermatologici NON RICHIEDONO alcuna profilassi antibiotica. Diverso è la somministrazione di un antibiotico per curare un’infezione in atto (es. il drenaggio ambulatoriale di un ascesso cutaneo richiede un breve ciclo di terapia antibiotica, solitamente di 3-5 giorni).
Di seguito l’elenco degli interventi chirurgici suddivisi per distretto anatomico, con relativa indicazione o meno alla profilassi chirurgica.
Interventi chirurgici nei quali la profilassi è indicata (interventi in elezione pulito-contaminati + interventi protesici)
- Chirurgia cardio-toracica: protesi valvolari, bypass aorto-coronarico, resezione polmonare impianto pacemakers a permanenza.
- Chirurgia vascolare: impianti protesici, interventi vascolari addominali.
- Chirurgia gastroenterica: interventi gastroduodenali, interventi su fegato-vie biliari, resezioni colon, resezioni addomino-perineali, interventi per ostruzione.
- Chirurgia ginecologica e genito-urinaria: isterectomia, parto cesareo, interventi per tumori renali e prostatici genito-urinaria.
- Chirurgia testa, collo, neurochirurgia: interventi di resezione su orofaringe, craniotomie, shunts ventricolo-peritoneali.
- Chirurgia plastica e ricostruttiva: impianti protesici, impianti di cute dopo ustioni o lesioni cronicizzate.
- Chirurgia ortopedica: impianto protesico, trauma sporco (con soluzione di continuità >5 cm).
Interventi chirurgici nei quali la profilassi non è indicata
- Chirurgia pulita orecchio, testa, collo
- Interventi su naso e seno nasale
- Interventi per ernia senza protesi
- Colecistectomia laparoscopica
- Chirurgia ortopedica non protesica (non trauma sporco)
- Tiroidectomia
Infine, i links alle linee guida di profilassi chirurgica e di profilassi dell’endocardite.
Lineeguida americane di profilassi dell’endocardite (2008)
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Un saluto, Andrea.
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Salve, ho avuto un intervento di colicistectomia per via laparoscopica. Nel postoperatorio la terapia antibiotica è stata somministrata 3 volte al giorno in e.v. per due giorni con amoxicillina, il terzo giorno sono stato dimesso e mi hanno somministrato l’ultima dose al mattino. Sul foglio di dimissione non è prescritta terapia antibiotica da continuare, a tal proposito le chiedo se posso stare tranquillo. La ringrazio anticipatamente.
Riccardo
Caro Riccardo, direi che i colleghi della chirurgia abbiano fatto molto bene a non prescrivere alcun antibiotico dopo la dimissione. Un saluto e in bocca al lupo per la tua convalescenza.
Salve dottore, sono Angy. Due mesi fa ho subito un intervento per la rimozione di una macchia cutanea alla tempia. I punti di sutura erano 4. Dunque dopo l’intervento mi è stato consigliato di prendere solo Efferalgan per 2 giorni. A distanza di due mesi sono stati rimossi solo due punti di sutura perché gli altri mi ha detto il chirurgo che si sarebbero riassorbiti.. Quindi dopo due mesi ho fatto presente al dottore che ancora accusavo dolore lieve che ancora avevo la crosticina e inoltre sentivo un rigonfiamento nella parte superiore della ferita leggermente distante da questA. Nonostante ciò il chirurgo sostiene che non serviva l’antibiotico, cosa invece che mi è stata consigliata da parecchi. Cosa ne pensa?
Buongiorno Angela, le confermo che l’antibiotico non andava somministrato e che il chirurgo ha agito correttamente.
Grazie dottore, gentilissimo
Buongiorno Dottore,
ho avuto un intervento ai testicoli per un VARICOCELE, passando però con una sonda dal collo.
E’ giusto prendere antibiotico AMOXICILLINA 825 mg + 125 mg?
Il tutto mi è stato prescritto per 5 giorni ogni 8 ore.
Grazie.
Manuel
Ciao Manuel, la durata della profilassi che ti è stata prescritta è eccessivamente lunga (come capita spesso in molti reparti di chirurgia). Io sospenderei dopo 24 ore. Ti ringrazio di essere intervenuto nel Blog e in bocca al lupo per la tua convalescenza!
Grazie Dottore, gentilissimo. Quindi stasera prendero’ l’ultima avendone gia prese 3 ieri ed una questa mattina.
Grazie del consiglio.
Manuel
Buonasera,
Sono stata operata tre giorni fa di rinosettoplastica! È andato tutto bene ma dopo la dimissione ho dovuto prendere l’antibiotico! E questo mi crea una difficoltà enorme.. non riesco a prendere le pastiglie e nemmeno le bustine (causa conati di vomito)! Sto parlando di augmentin! Leggendo il suo articolo deduco che in relatà potevo evitare di prenderlo.. mi bastavano le flebo che mi hanno fatto dopo l’intervento.. ora però posso smettere? Perché leggendo in vari siti c’e Scritto che se si smette si rischia di creare varie infezioni! Ho detto al dottore che mi crea male allo stomaco e lui mi ha dato un’altra pastiglia per proteggere lo stomaco! In sostanza ho tre pastiglie al giorno da prendere!! Io sto bene non ho dolori ho solo l’ansia che arrivi l’ora di prendere queste maledette pastiglie! Cosa posso fare?
Grazie
Alessandra
Cara Alessandra, l’unica cosa che posso dire (o meglio ribadire) e’ che non è giustificato prolungare una profilassi antibiotica oltre le 24 ore. Io non assumerei più terapia antibiotica, poi mi rendo conto che non è mai semplice dovendo rendere conto al proprio chirurgo. Spero di esserle stato utile. Buona serata e in bocca al lupo per tutto. Andrea
Grazie per avermi risposto così in fretta! Di sicuro per le prossime volte saprò come comportarmi! Grazie mi ha aperto un mondo!!!
Alessandra
Incredibile come sono d’accordo con lei lei. E me Han tolto mezzo intestino tenue, (causa occlusione) la cistifelle (causa calcoli ) un calcolo vescicale di 70 mm tutto a Cielo aperto. (Tranne calcolo vescicale) (lodoscopia) E non ho voluto prendere neanche i mm d’antibiotico. Mi son beccato solo il caro eskeriacoli. Risolto subito dopo con un assunzione antibiotica di monuril x due settimane,uno alla settimana.Ad oggi ZERO infezioni. PS la decenza ospedaliera 28 giorni e 28 notti.
Buongiorno Dottore
possiamo intendere come profilassi antibiotica anche l’irrigazione della tasca nel posizionamento di una protesi mammaria? E potrebbe una non adeguata somministrazione contribuire alla formazione della fibrosi che in alcuni casi sfocia nella contrattura capsulare?
La ringrazio anticipatamente
Ciao Paolo. Grazie per essere intervenuto ed aver commentato l’articolo. Quello di cui parli non può essere definito profilassi antibiotica. Spesso mi è capitato di discutere di questo argomento con gli amici della Chirurgia Plastica del mio ospedale, e alla fine ho sempre concluso il mio ragionamento in questo modo: la profilassi antibiotica peri-operatoria che viene raccomandata dalle linee guida internazionali è stata studiata ed ha dimostrato di essere efficace esclusivamente per la prevenzione delle infezioni PERI-OPERATORIE del sito chirurgico, e non per le infezioni post-operatorie. Per quanto ne so, non esistono studi randomizzati controllati che abbiano, invece, dimostrato che i lavaggi e le irrigazioni della tasca chirurgica prevengano le infezioni POST-OPERATORIE nella chirurgia mammaria. Tra l’altro, anche nella chirurgia protesica ortopedica, la procedura di mantenere i drenaggi in sede nel periodo post-operatorio è attualmente sconsigliato proprio al fine di ridurre il rischio di infezioni post-operatorie. Spero di esserti stato utile. Un saluto, Andrea.
Buongiorno Dottore ,
devo sottopormi ad un intervento di rimozione di due denti inclusi con annessa cisti follicolare.
Il chirurgo mi ha prescritto antibiotico dalla sera prima e fino a sei giorni.
Ho spesso problemi intestinali e vorrei capire se posso ridurre al minimo questo utilizzo di antibiotici.
Grazie.
Ciao Mirko, io eseguirei profilassi solo con 1 cp di Augmentin da 1 gr 1 ora prima della procedura e basta. Un caro saluto. Andrea
Grazie mille Dottore per la solerte e chiara risposta.
Sono più sereno e farò come mi consiglia.
Mirko
Buongiorno Dottore,
stamane ho tolto i due denti inclusi (37-38) compreso la cisti che vi era in mezzo.
Operazione tutto bene solo che come le dicevo il chirurgo mi ha prescritto vari farmaci oltre antibiotico, e io visti i miei problemi di stomaco/intestino vorrei farne a meno il più possibile.
Oltre augmentin x 6gg ho bentelan x 3gg, brufen e co-efferalgan , mepral. e fermenti.
Ora io al momento ho assunto solo 1 cp di augmentin 1 ora prima dell’intervento e vorrei fermarmi qui se non fosse per il forte gonfiore che ho e che il chirurgo dice essere normale ma che puo passare sostiene Solo con antibiotico perché di fatto si tratterebbe come di un ascesso (?) e il Bentelan altresì lo ritiene anche quello indispensabile e su queste indicazioni ha molto insistito e si è molto raccomandato, e pur non facendomi cambiare idea qualche dubbio/timore in merito al gonfiore mi è venuto.
Al momento non ho dolore ma solo fastidio e disagio oltre al gonfiore importante.
Cosa mi consiglia? Posso stare tranquillo e aspettare che si sgonfi con il ghiaccio?
Attendo fiducioso il suo preziosissimo parere per stare sereno.
Grazie
Mirko
Mirko, e’ molto difficile dare consigli a distanza senza conoscere bene la situazione. Se e’ presente un’infezione allora occorre prendere l’antibiotico, ma non posso conoscere ciò il dentista ha visto e ha fatto. Non posso fare altro che rimandarti alle raccomandazioni del tuo chirurgo che conosce bene la tua condizione. Mi dispiace, ma comprenderai bene la mia posizione. Un saluto e in bocca al lupo.
Grazie Dottore,
si capisco la sua posizione si figuri.
Ad ogni modo il chirurgo non mi ha parlato di infezione in corso.Tra i denti tolti vi era cisti follicolare.
Lui mi disse che avrei dovuto prenderlo per evitare infezioni e perché era indispensabile per far passare(insieme al cortisone) il gonfiore che mi sarebbe venuto che a suo dire era come se fosse un ascesso (?).
Io al momento ho un gonfiore importante ma non ho né dolore né febbre e non ho più assunto nessun tipo di farmaco se non l’unica dose di antibiotico prima dell’intervento.
Spero di aver fatto la scelta corretta.
La ringrazio
Mirko
Buona sera dottore.
Oggi ho effettuato un intervento di grande rialzo del seno mascellare con inserimento immediato d 3 impianti e altri 3 sull’altro lato.
Dopo l’intervento ho preso la prima dose di augmentin.
Cosa mi consiglia?
Salve Francesca. Le consiglio di assumere Augmentin 1 cp ogni 8 ore per le prime 24 ore, poi STOP. Prolungare ulteriormente la profilassi antibiotica non ha alcun beneficio scientificamente provato.
Buona serata e in bocca al lupo per la sua convalescenza.
Andrea.
Buonasera dottore,
Ho avuto un intervento di urgenza con la diagnosi di appendicite acuta con ascesso periappendicolare, trattatata con “appendicectomia laparoscopica”.
Alla fine sono stato dimesso dopo 5gg dall’intervento prendendo il metronidazolo e ciprofloxacina due volte al giorno.
Sono stato dimesso con questa trattamento terapeutico:
-olio di vasellina 3 cucchiai da tavola x 2 prima di pasti
-Enterolactis Plus 1 cpr x2 al giorno per 3 mesi
-Vagylen cpr x2 per 15 gg
-Ciproxin 500 1cpr x 2 (1cpr ogni 12H) per 5gg
Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa e se ha qualche consiglio, grazie
Ciao Michele!
Ti chiedo scusa per il ritardo con cui ti rispondo. Nel tuo caso, non si tratta di profilassi antibiotica, ma di una vera e propria terapia antibiotica in quanto è stata posta diagnosi di ascesso peri-appendicolare. La durata del trattamento antibiotico complessivo (considerando i giorni in ospedale e i giorni a domicilio) non dovrebbe superare i 7-10 giorni perché l’ascesso è stato drenato/rimosso durante la procedura laparoscopica. Pertanto, ritengo eccessivamente lungo il trattamento con il metronidazolo. Tuttavia, le mie sono solo considerazioni teoriche, non conoscendo approfonditamente il caso e il decorso post-operatorio. Un caro saluto e un augurio di pronta guarigione. Ciao, Andrea.
Mia cognata è stata operata il 24 giogno 19 per rimpicciolire lo stomaco, (intervento scelto da lei per combattere la sua “obesità”).
Ha manifestato febbre ed è stata operata una seconda volta dopo una settimana per un ematoma sotto la zona d’intervento e una terza volta dopo un’altra settimana per perdite di sangue dallo stomaco.
Ora è in terapia intensiva, ha ancora la febbre, le hanno cambiato antibiotico da qualche giorno, non sanno da che parte viene l’infezione e sembra che navighino a vista.
Abbiamo tutti paura e siamo assediati dalla disperazione.
A chi rivolgersi per avere un consulto sulla situazione?
Mia cognata al momento non può spostarsi.
La regione in cui abitiamo è in lombardia
Gent.ma Rosamaria, mi dispiace molto per la situazione di sua cognata. Dovrebbe vedere quale è il Reparto di Malattie Infettive più vicino alla sua città ed eventualmente contattare i medici di quel Reparto per chiedere un consulto. In bocca al lupo per tutto! Andrea.
Buona sera dottore,ho fatto ieri un operazione per alluce valgo mi sono state inserite due viti oltre i tagli ovvi per sistemare ma non mi hanno prescritto alcun antibiotico.puo’ dargli un suo consulto?
Buonasera. In generale, la profilassi chirurgica per il tipo di intervento che lei ha eseguito prevede la somministrazione di una singola dose di antibiotico per via endovenosa prima dell’operazione. Per cui, e’ del tutto normale e corretto che non le abbiano prescritto un antibiotico dopo la dimissione. Arrivederci e grazie per aver visitato infettive.com !
Buongiorno Dottore,
Ieri sera ho preso una pastiglia di amoxicillina 1000 mg non ascoltando i consigli del mio medico che mi aveva detto di tenere in casa l’antibiotico per assumerlo solo se le placche in gola fossero peggiorate. Effettivamente la gola stamani sta meglio, credo grazie anche alla nebulizzazione di Bornilene spray. Posso fare a meno di prendere le altre pasticche di antibiotico? Grazie mille…
Mi dispiace per il ritardo con cui le rispondo, ma siamo tutti molto impegnati nell’emergenza COVID-19. Ha fatto bene a sospendere l’antibiotico. Buona serata. Andrea.
Buongiorno, devo fare lavaggio spalla”litoclasia” in ambulatorio. ho appuntamento alle 11 e mi hanno detto di prendere due pastiglie di augumentin due ore prima. È corretto grazie in anticipo per la risposta.
Grazie
Buongiorno Barbara, le confermo che la può assumere l’antibiotico come le hanno consigliato. Un caro saluto. Andrea
Dr. Buongiorno, mio figlio di 11 anni che pesa 41 kg si è tagliato accidentalmente vicino al ginocchio con una piastrella tralatro non pulita. Il taglio molto profondo circa 6-7 mm ha avuto bisogno di 2 punti di sutura. Il chirurgo mi ha prescritto agumentin da 125 mg. Due volte al giorno per 3 giorni. È corretto? Che io sappia gli antibiotici si prendono almeno per 5 giorni. In ogni caso sono al 2 giorno e gli sta provocando una forte diarrea. Posso sospenderlo dopo 4 pastiglie? Altra cosa non ha febbre, la ferita sembra bella, niente pus. Per ora almeno esternamente non c’è nessuna infezione, niente rossore e gonfiore. Gli ho provocato qualche danno irreversibile per 2 giorni di agumentin?
Grazie dottore
Buongiorno, quella che le ha prescritto il chirurgo e’ una terapia antibiotica preventiva (pensando ad una possibile contaminazione della ferita), più che una profilassi vera e propria. Se ha difficoltà a tollerarla, concordo con lei nel sospenderla. Non si preoccupi, non ha creato nessun danno. L’unico consiglio che le darei e’ di tenere d’occhio la ferita nei prossimi 10 giorni per valutarne una guarigione completa. Buongiorno.