Oxazolidinoni: conosciuti fin dal 1970, ma non utilizzati perché tossici.
Molecola principale: Linezolid
Sostanza priva di tossicità impiegata dalla fine del 1990
CARATTERISTICHE
- Presenza dell’anello oxazolidinonico
- Basso peso molecolare
SPETTRO D’AZIONE (MEDIO)
Orientato verso Gram+ aerobi ed anaerobi
Elevata attività nei confronti di:
- Staph. aureus meticillina e vancomicina resistenti (VISA e GISA)
- Staph. epidermidis VISA e GISA (glicopeptidi intermedi)
- Streptococcus pneumoniae (penicillino-resistenti)
- Enterococcus faecalis e faecium
- Mycobacterium tubercolosis e MAC
- Gram negativi: Moraxella catarrhalis, Haemophilus influenzae
MECCANISMO D’AZIONE
- Inibizione della sintesi proteica
- Azione diretta sui ribosomi
- Legame alla subunità 50S (rRNA 23S)
- Blocco dell’assemblaggio del complesso d’inizio 70S
Il nuovo meccanismo d’azione rende problematica la resistenza crociata con altri inibitori della sintesi proteica
RESISTENZE
- Modificazione del bersaglio a seguito di mutazione cromosomica nelle sequenze dell’RNA 23S
- Pompa di efflusso con espulsione dell’antibiotico
FARMACOCINETICA
- Assorbimento gastroenterico
- Diffusione tissutale molto buona
- Buon volume di distribuzione
- Emivita breve
- Biotrasformazione epatica con formazione di metaboliti spesso attivi
- Eliminazione renale e biliare
TOSSICITA’
Lievi disturbi gastroenterici (anoressia, nausea o vomito); mielodepressione (neutropenia, piastrinopenia) nell’uso prolungato (>28 gg); incremento dell’acido lattico
INIDCAZIONI CLINICHE
- Infezioni delle alte vie respiratorie (tonsilliti, faringitie sinusiti)
- Infezioni delle basse vie respiratorie (bronchiti e polmoniti
- Infezioni cutanee
TETRACICLINE
Composizione chimica e origine
struttura tetraciclica
carattere anfotero in grado di chelare cationi bivalenti (Ca++
Cu++ Zn++)
le tetracicline naturali sono ottenute da colture di Streptomyces
le tetracicline semisintetiche si ottengono da quelle naturali
mediante procedimento chimico
Principali molecole
Tetraciclina, clortetraciclina, ossitetraciclina (composti naturali)
Demetilclortetraciclina, minociclina (composti semisintetici)
Tiaciclina (composto sintetico)
Proprietà chimico fisiche
polveri gialle cristalline sensibili alla luce
sostanza base poco solubile, sali maggiomente idrosolubili
Meccanismo d’azione
arresto della sintesi proteica, per blocco del legame dell’aminoaciltRNA
sul sito A del ribosoma. Le tetracicline sono attivamente
trasportate all’interno della cellula batterica complessate a ioni
magnesio.
Spettro d’azione
(originariamente molto ampio, ora ristretto per l’espansione delle
resistenze)
cocchi Gram positivi (stafilococchi 70% di resistenze)
cocchi Gram negativi: Neisserie
bacilli Gram positivi
enterobatteri e altri bacilli Gram negativi (% di resistenza sovente
assai elevata nelle varie specie)
Resistenze
esistono 3 meccanismi di resistenza
1. efflusso attivo dell’antibiotico
2. alterazione del sito di legame sulla subunità ribosomiale
3. riduzione del lume delle porine con ridotto assorbimento (Gram
negativi)
Farmacocinetica
assorbimento gastroenterico ostacolato dai cationi (azione
chelante i cationi delle tetracicline)
diffusione tissutale e penetrazione intracellulare elevata
soprattutto nel tessuto polmonare e prostatico
affinità per il tessuto osseo, per i denti e per le cellule tumorali
eliminazione prevalentemente renale
Tossicità ed effetti collaterali
disturbi gastroenterici per azione irritante diretta sulla mucosa
gastroenterica
epatotossicità (rara e con dosi elevate)
alterazioni dentarie ed ossee
alterazioni cutanee: fototossicità e fotosensibilità
Indicazioni cliniche
infezioni genito-urinarie sostenute da Chlamydia, Mycoplasma e
Ureaplasma
malattie sessualmente trasmesse
brucellosi
N.B. La diffusione delle resistenze ha limitato l’impiego clinico delle
tetracicline alle infezioni sostenute da microrganismi a
localizzazione intracellulare che non hanno sviluppato resistenze.
Le nuove tetracicline: le glicilglicine
Caratteristiche
Nuove tetracicline semisintetiche ottenute con lo scopo di
ampliare lo spettro delle tradizionali tetracicline
recuperandone l’attività perduta per i fenomeni di resistenza
Presenza di un anello centrale carbociclico
Principale molecola: Tigiciclina (Tygacil)
Composto semisintetico con catena 9-t-butil-glucilaminica
sulla struttura della minociclina
Spettro d’azione (ampio)
Attiva verso Gram+, Gram-, anaerobi e Micoplasmi
• Staphilococcus aureus e Staph. CN inclusi MR
• Streptococcus pneumoniae inclusi penicillinoresistenti
• Enterococcus faecalis e faecium inclusi vancomicinoresistenti
• Acinetobacter
• Stenotrophomonas (inattivo verso Pseudomonas)
• Bacteroides
Meccanismo d’azione
Simile a quello delle tetracicline ma con nuovi e differenti
punti di contatto con il ribosoma grazie alla porzione 9-tbutil-
glicilammidica, risultato:
aumento di 5 volte dell’affinità nei confronti del ribosoma
attività anche nei confronti dei ceppi tetraciclino-resistenti
Resistenze
Risultano resistenti ceppi con sistemi di efflusso
tipo multidrug
Farmacocinetica
Somministrazione parenterale
Legame farmaco-proteico elevato
Ottima distribuzione tissutale (polmone, macrofagi, colecisti,
intestino)
Emivita elevata 36h
Eliminazione: 60% via biliare; 30% via renale
Tossicità ed effetti indesiderabili
Problemi gastrointestinali: nausea e vomito
Indicazioni cliniche
• Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
• Infezioni addominali
RIFAMICINE
Struttura e caratteristiche
derivati semisintetici della Rifamicina S estratta dallo Streptomyces
mediterranei, isolato in Italia
polveri cristalline di color rosso arancio, assai lipofile
comprendono: Rifampicina, Rifamicina SV, Rifaximina e Rifabutina
Meccanismo d’azione
blocco della fase iniziale del processo di trascrizione per legame alla
subunità beta dell’enzima RNA polimerasi
Spettro d’azione
cocchi Gram positivi stafilococchi, streptococchi,
pneumococchi e alcuni enterococchi)
cocchi Gram negativi
bacilli Gram positivi notevole attività su micobatteri
tubercolari e atipici
bacilli Gram negativi Legionella, Haemophilus ed
enterobatteri)
Resistenze
resistenza cromosomica dovuta a modificazione della RNA polimerasi
Farmacocinetica
somministrazione orale con assorbimento gastroenterico elevato
tassi ematici elevati
diffusione tissutale eccellente incluso il liquor
eliminazione renale e biliare
Tossicità ed effetti collaterali
disturbi gastroenterici a predominanza gastrica
epatotossicità a seguito di dosaggi elevati (raramente con la
rifampicina)
Indicazioni cliniche
trattamento della tubercolosi; nei primi mesi si deve però
effettuare una triplice o quadrupla associazione
trattamento delle infezioni da micobatteri atipici (M. avium
frequente in soggetti AIDS) utile in questi casi la rifabutina in
associazione con altri chemioterapici
trattamento delle infezioni delle vie biliari
GLICOPEPTIDI
Origine
la vancomicina si ottiene da: Streptomyces orientalis
la teicoplanina si ottiene da: Actinoplanes teichomyceticus
Sono in fase avanzata di studio nuove molecole (es.
Dalbabancina)
Caratteristiche
peso molecolare assai elevato
struttura glicopeptidica
la vancomicina è molto idrosolubile, si presenta come polvere
bianca di gusto amaro (si impiega il cloridrato)
Meccanismo d’azione
inibizione della polimerizzazione del peptidoglicano. La
vancomicina blocca l’azione dell’enzima transglicosilasi il quale
lega le diverse unità di disaccaridepentapeptide; l’antibiotico si
lega tramite legame H, al gruppo terminale Dala Dala di ciascun
pentapeptide impedendo l’allungamento della catena glicanica
della parete
N.B. La complessità del meccanismo d’azione spiega la rarità di
comparsa delle resistenze.
Spettro d’azione
simile per le due molecole e di tipo ristretto, include:
cocchi Gram positivi: stafilococchi compresi i meticillinoresistenti,
streptococchi,
enterococchi (meno sensibili)
bacilli Gram positivi: Listeria, Corynebacterium
anaerobi Gram positivi: Clostridium
N.B. I bacilli Gram negativi sono naturalmente resistenti per
l’incapacità di tali molecole, piuttosto voluminose, di attraversare la
membrana lipidica esterna di tali microrganismi.
Resistenze
nei confronti degli stafilococchi sono di tipo cromosomico, ancora
piuttosto rare, dovuta alla produzione di una proteina la quale
crea un impedimento sterico che blocca l’accesso del
glicopeptide al dipeptide terminale D-ala-D-ala
nei confronti degli enterococchi la resistenza è più frequente ed è
codificata da un trasposone il quale contiene un complesso di 9
geni che trasformano l’ultima alanina della catena peptidica in un
lattato, impedendo il legame con l’antibiotico
Farmacocinetica
la vancomicina viene somministrata per via endovenosa
mancando un valido assorbimento gastroenterico, inoltre la
somministrazione intramuscolare è evitata in considerazione del
carattere fortemente acido della molecola
picchi ematici elevati
emivita 2-4 h
diffusione nei tessuti buona, ma insufficiente nel liquor
biotrasformazione epatica scarsa
eliminazione renale
la teicoplanina può essere somministrata per via intramuscolare e
possiede una emivita assai più lunga di 15 h
Tossicità ed effetti indesiderati
intolleranza venosa locale (flebiti e tromboflebiti) si riscontra
soprattutto con la vancomicina; a causa del carattere acido il
farmaco deve essere somministrato in perfusione lenta e in
soluzione diluita
reazioni allergiche con rossore diffuso del collo e delle spalle
associato a prurito e orticaria, causate da eventuale fuoriuscita
del liquido di perfusione. Tale fenomeno può essere prevenuto
somministrando antistaminici
ototossicità, a predominanza cocleare, è dose dipendente e
conseguente al realizzarsi di tassi ematici elevati, concorrono alla
ototossicità: l’età avanzata, l’insufficienza renale e l’associazione
con farmaci ototossici
nefrotossicità è meno dipendente dai tassi ematici, ma è favorita
dall’età, dall’insufficienza renale e dalla contemporanea
somministrazione di altri farmaci
N.B. Le reazioni tossiche sono più frequenti con l’uso della
vancomicina e diminuiscono con l’impiego di preparati purificati
Indicazioni cliniche
infezioni gravi da batteri Gram positivi multiresistenti (endocarditi,
setticemie, osteomieliti)
trattamento della colite pseudomembranosa da Clostridium
difficile e della enterite stafilococcica (via orale)
Lipopeptidi
Nuova classe di farmaci con un nuovo meccanismo
d’azione e uno spettro orientato verso i batteri Gram+
Principale molecola:
Daptomicina
Caratteristiche
Primo lipopeptide derivato dalla fermentazione di
Streptomyces roseosporus
Spettro d’azione
Orientato solo verso i Gram+
Staph. aureus ed epidermidis MR e vancomicino res.
Enterococchi anche vancomicino-resistenti
Pneumococchi anche penicillino-resistenti
Streptococchi
Meccanismo d’azione
Si inserisce nella membrana citoplasmatica batterica in
quantità dipendente dalla concentrazione di Ca++ formando
piccoli oligomeri che alterano la funzionalità della
membrana, rilasciano ioni calcio e bloccano alcune attività
metaboliche dipendenti dall’integrità della membrana,
portando a morte il batterio.
Resistenze
• Molto rare e di basso livello
• Ceppi meno sensibili sono meno virulenti
• Resistenza che insorge raramente a concentrazioni
terapeuticamente efficaci in vivo
Farmacocinetica
• Somministrazione per via endovenosa
• Elevato legame farmaco-proteico
• Emivita 8h
• Scarsa metabolizzazione epatica
• Eliminazione renale
Indicazioni cliniche
• Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli
• endocarditi
CHINOLONI
Nell’evoluzione della famiglia si possono distinguere 2 generazioni
CHINOLONI DI I° GENERAZIONE (1961-1977)
Caratteristiche
derivati della 7clorochinolina della quale si era scoperta
casualmente attività antibatterica
spettro antibatterico ristretto, orientato prevalentemente verso
gli enterobatteri
scarsa diffusione tissutale, emivita breve eliminazione renale
assai rapida
impiego esclusivo come antisettici delle vie urinarie
includono gli acidi nalidixico, oxolinico, pipemidico, la
flumechina, la rosoxacina etc.
CHINOLONI DI II° GENERAZIONE (1977 TUTT’OGGI)
Caratteristiche
farmaci sintetizzati dopo il 1977
modificazioni chimiche sulla struttura base (F in C6, gruppo
amminico in C7) aumentano l’attività delle molecole
attività antibatterica rinforzata ed estesa (antibiotici ad ampio
spettro)
carattere anfotero (migliore penetrazione nei Gram+ e nei
Gram-)
farmacocinetica estremamente favorevole
utilizzo clinico ampio (antibiotici sistemici)
Composizione chimica
presentano due sostituzioni essenziali:
un atomo di fluoro in posizione 6
un sostituente in posizione C7
Tali sostituzioni determinano:
• ampliamento dello spettro antibatterico
• migliorate caratteristiche farmacocinetiche quali:
• ottima biodisponibilità con possibilità di somministrazione
orale
• elevata diffusione tissutale (prostata, osso, polmone etc)
• diffusione intracellulare
Spettro antibatterico
molto ampio, comprende:
enterobatteri (attività molto elevata)
altri bacilli Gram negativi quali Haemophilus, Vibrio,Legionella
cocchi Gram negativi Neisseria, Moraxella
cocchi Gram positivi stafilococchi, streptococchi, pneumococchi
(attività variabile da molecola a molecola)
Meccanismo d’azione
inibizione della replicazione del DNA per inibizione della subunità A
della DNA girasi (topoisomerasi II); azione di tipo battericida.
Resistenze
di tipo cromosomico, dovute a:
cambiamenti conformazionali della DNA girasi che riducono la
capacità di legame con i chinoloni
modificazione della permeabilità delle membrane esterne
(riduzione delle porine)
sistemi di efflusso
Recentemente è stata individuata l’emergenza di nuovi
meccanismi di resistenza di natura extracromosomica nei
confronti dei chinoloni
Principali molecole
Norfloxacina, enofloxacina, ofloxacina, levofloxacina,
ciprofloxacina, perfloxacina, lomefloxacina,
rufloxacina,sparfloxacina.
Indicazioni cliniche
infezioni urinarie
malattie sessualmente trasmesse
prostatiti
infezioni gastroenteriche
Tossicità ed effetti indesiderati
disturbi gastroenterici
disturbi neuropsichici (cefalea, vertigini, convulsioni sopratutto in
pazienti anziani)
Controindicazioni
gravidanza, allattamento, età pediatrica (tossicità per le
cartilagini in accrescimento)