Creature Marine in Italia
- Medusa
- Riccio di mare
- Trecina o pesce ragno
- Medusa
La tossina prodotta dalla medusa penetra attraverso la superficie cutanea e provoca dolore acuto e reazione di tipo orticarioide.
TRATTAMENTO
Per alleviare i sintomi applicare, senza frizionare, sabbia calda, successivamente detergere la parte con acqua salata tiepida e quindi applicare delle garze imbevute di acqua tiepida e aceto al 50%. Si sconsiglia l’uso di alcol che potrebbe facilitare l’apertura delle nematocisti.
Non usare:
- né acqua dolce né ghiaccio;
- non esistono attualmente indicazioni all’uso dell’ammoniaca.
- non grattare le lesioni
La dermatite da medusa può essere poi trattata con pomate a base di corticosteroidi e la somministrazione di antistaminici.

Riccio di mare
I ricci di mare sono animali marini appartenenti agli echinodermi dal corpo globoso rivestito da un esoscheletro rigido provvisto di aculei mobili che servono per la locomozione e per la difesa. La puntura del riccio di mare può causare bruciore e dolore anche intensi. Gli aculei sono fragili e frequentemente si spezzano all’interno della pelle.
TRATTAMENTO
Dopo aver disinfettato è necessario estrarre la spina dalla cute con l’ausilio di una pinzetta. Non scavare intorno alle spine nel tentativo di rimuoverle e fare in modo che l’aculeo non si rompa dentro la ferita. La lesione guarisce rapidamente ma nel caso in cui subentri un’infezione è necessario ricorrere ad una terapia antibiotica (es. Amoxicillina/ac. clavulanico 850/150 mg/12h pPO per 6 giorni).
Tracina o pesce ragno
Le tracine sono pesci dal corpo allungato che vivono infossati nei fondali sabbiosi lasciando visibile solamente la testa e la prima pinna dorsale che è provvista di spine; quando la tracina percepisce un pericolo la pinna e le sue spine vengono erette in posizione verticale pronte a pungere il potenziale aggressore e ad iniettare la sostanza contenuta nelle ghiandole velenifere poste alla base delle spine stesse.
La puntura della tracina provoca un dolore estremamente intenso. La parte colpita appare rossa e tumefatta e talvolta possono verificarsi sintomi sistemici quali tachicardia, difficoltà di respirazione, nausea, difficoltà di movimento dell’arto colpito.
TRATTAMENTO
Il veleno inoculato dalla tracina è termolabile per cui immergendo tempestivamente la parte colpita (in genere un piede) in acqua molto calda si provvede a disattivare la tossina inoculata. Dopo questo primo intervento il medico prescriverà il trattamento antistaminico ed eventualmente antibiotico (es. Amoxicillina/ac. clavulanico 850/150 mg/12h pPO per 6 giorni).
Lascia un commento